mercoledì 17 dicembre 2008
Fihri Fassi: i diritti dell'Uomo devono essere protetti contro l'instrumentalizzazione
Fihri Fassi: i diritti dell'Uomo devono essere protetti contro l'instrumentalizzazione
15/12/2008
Il Sig. Taib Fassi Fihri, ministro degli esteri e della cooperazione ha affermato, venerdì a Ginevra, che la difesa e la promozione dei diritti dell'Uomo non può mai essere interamente assicurato senza proteggerli contro qualsiasi tentativo d'instrumentalizzazione organiszzata, di sfruttamento menzoniero o di deviazione volontaria della loro finalità nobile a fini politici.
Quest'esigenza è tanto più forte quando la scelta del negoziato è chiaramente fermata e le vie del dialogo sono urgentemente raccomandate per raggiungere, nel quadro delle Nazioni Unite, una soluzione politica consensuale e di compromesso.
Ciò che è il caso della vertenza regionale sulla questione del Sahara marocchino sulla quale, ha ricordato, il Marocco ha risposto all'appello della Comunità internazionale, presentando un progetto d'autonomia giudicato credibile, serio, una soluzione di compromesso realistico e conforme alla legalità internazionale, una soluzione aperta al negoziato, una soluzione democratica, che raccoglie piuttosto che divide, ha sottolineato il Sig. Fassi Fihri, che si esprimeva allora di una sessione organizzata nella nuova sala del Consiglio dei diritti dell'Uomo al palazzo delle nazioni, in presenza in particolare del segretario generale dell'ONU, il sig. Ban Ki-moon, in commemorazione del 60esimo anniversario della dichiarazione universale dei diritti dell'Uomo.
Il Sig. Fassi Fihri ha fatto osservare che il regolamento pacifico delle vertenze per mezzo del dialogo, del negoziato e del compromesso è un principio che si impone, oggi più che mai, nelle relazioni internazionali, precisando che questa via è diventata un obbligo universalmente riconosciuto, allo scopo di garantire alle generazioni presenti e future, dove c'è rischio, un ambiente di pace, di quietudine, di prosperità e di democrazia.
Ha ricordato in questo contesto che l'adozione della dichiarazione universale dei diritti dell'Uomo si è imposto in reazione ad un conflitto planetario tragico, affermando che la Comunità internazionale deve intensificare gli sforzi e di compiere ogni sforzo, per fissare l'Umanità contro gli affre, le sofferenze e le atrocità dei conflitti armati.
E di interrogarsi a questo proposito:
È utile ricordare qui che il primo dei diritti dell'essere umano è di accesso e soprattutto quello del diritto alla vita.
Questa sessione è stata segnata da molti interventi, in particolare quelle di Ban Ki-moon, del presidente del Consiglio dei diritti dell'Uomo, dell'alto commissario ai diritti dell'Uomo e dei ministri che rappresentano molti paesi.
Fonti:
Il portale politico del Sahara occidentale:
www.corcas.com
Il portale del Sahara occidentale:
www.sahara-online.net
Il portale della cultura hassani:
www.sahara-culture.com
Il portale dello sviluppo economico nelle regione del sahara occidentale:
www.sahara-developpement.com
Il portale dello sviluppo sociale nella regione del sahara occidentale:
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Il portale delle città del sahara occidentale:
www.sahara-villes.com
giovedì 20 novembre 2008
Sahara: Il Marocco denuncia la lettura " distorta ed intricata" fatta dall'Algeria
Sahara: Il Marocco denuncia la lettura " distorta ed intricata" fatta dall'Algeria
20/11/2008
L'ambasciatore che rappresenta lavoratore fisso aggiunto del Marocco presso l'ONU, il sig. Hamid Chabar, ha denunciato, martedì, la lettura " deliberatamente distorta ed intricata" alla quale si è consegnato il rappresentante algerino sull'evoluzione della questione del Sahara, allora di un dibattito dell'Assemblea generale dedicato alla relazione annuale del Consiglio di sicurezza.
Il rappresentante permanente dell'Algeria presso l'ONU, Mourad Benmehidi, che fa fi delle ultime risoluzioni del Consiglio di sicurezza sulla questione, d'altra parte salutate dal suo paese, avevano giudicato bene di sollevare la cartella del Sahara per, sé che dice, illustrare il fallimento dei quindici.
Aveva anche omesso, al passaggio, che oggi, l'Assemblea generale è completamente in fase con l'approccio del Consiglio di sicurezza su questo conflitto regionale, come ne testimoniano le sue ultime due risoluzioni che chiamano alla prosecuzione del processo di negoziati.
Utilizzando del suo diritto di risposta, il sig. Chabar ha tenuto a ricordare le ultime risoluzioni adottate dal Consiglio all'unanimità dei suoi membri.
" Il Consiglio di sicurezza non è fallito.
In compenso, ha adottato tre risoluzioni fondatrici e di sostanza attraverso le quali si rallegra per la proposta d'autonomia presentata dal Marocco e dei suoi sforzi seri e credibili e chiama le parti ad impegnarsi in negoziati di sostanza ed a dare prova di realismo e di spirito di compromesso per accelerare l'arrivo di una soluzione politica definitiva a questa vertenza" , ha sottolineato il sig. Chabar.
Il diplomatico marocchino, inoltre, ha ricordato che " la dinamica attuale è stata veramente impegnata dalla proposta marocchina, che ha generato quattro round di negoziati che inizia così un processo che beneficia, oggi, del sostegno della Comunità internazionale".
"Si tratta di una svolta importante nel trattamento della questione da parte delle Nazioni Unite che la Comunità internazionale ha il dovere politico e morale di sostenere e di incoraggiare interamente, poiché va dalla stabilità di una regione, oggi, confrontata a nuove minacce come il terrorismo" , ha detto, sottolineando che il Marocco " rimane attivamente impegnato nella ricerca di una soluzione politica a questa vertenza conformemente alle risoluzioni del Consiglio di sicurezza di cui il tasso è diviso oggi per l'Assemblea generale".
Il rappresentante del Marocco, infine, ha espresso il desiderio che " l'Algeria si separa una volta per tutta la duplicità che ha sempre caratterizzato la sua posizione su questo punto" , ribadendo l'appello del regno alla costruzione di un insieme magrebino unito.
Fonti:
Il portale politico del Sahara occidentale:
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mercoledì 12 novembre 2008
L'iniziativa marocchina d'autonomia è sostenuta dalla Comunità internazionale (ambasciatore)
L'iniziativa marocchina d'autonomia è sostenuta dalla Comunità internazionale (ambasciatore)
L'ambasciatore del Marocco a Caracas, il sig. Ibrahim Moussa, che ha accordato una serie di interviste a diversi mass media captati in Venezuela ed in America latina per spiegare la portata dello statuto avanzato accordato dall'Unione europea in Marocco, ha segnalato che ciò tiene conto delle riforme intraprese dal Marocco e che portano, tra l'altro, sulla democratizzazione, l'apertura economica, la promozione del ruolo della donna nella società, la promulgazione del nuovo codice della famiglia, la lotta contro la povertà, l'esclusione sociale,l'analfabetismo e la precarietà, si apprende presso l'ambasciata del regno.
Affrontando la questione del Sahara, l'ambasciatore del regno ha messo in rilievo l'appoggio dell'Ue al processo di negoziato in attesa di raggiungere una soluzione politica, definitiva e duratura ad un conflitto che è un residuo della guerra fredda.
Ha insistito sull'appoggio europeo agli sforzi seri e credibili del Marocco che mirano a fare uscire l'affare del Sahara dal vicolo cieco dove si trova da oltre tre decenni, che ricordano in questo senso la proposta marocchina d'autonomia per la regione del Sahara, nel quadro dell'integrità territoriale e della sovranità nazionale del regno.
Il Sig. Ibrahim schiumò ha ricordato che l'iniziativa marocchina è anche sostenuta dalla Comunità internazionale e che l'ultima risoluzione adottata per consenso dalla 4a Commissione dell'assemblea generale delle Nazioni Unite ha sottolineato gli sforzi fatti dal regno, per raggiungere una soluzione politica questa vertenza regionale.
D'altra parte, il sig. Ibrahim Moussa ha afferrato l'occasione per sollevare nuovamente le sofferenze ed il dramma sopportati dai Marocchini sequestrati nei campi di Tindouf.
Fonti:
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lunedì 10 novembre 2008
Diplomatici stranieri si informano delle realizzazioni nella regione di Oued Eddahab-Laguira Dakhla
Diplomatici stranieri si informano delle realizzazioni nella regione di Oued Eddahab-Laguira Dakhla
03/11/2008
Una delegazione di ambasciatori accreditati in Marocco si è informata, sabato e domenica, dei progetti realizzati e degli sforzi fatti nel settore dello sviluppo socioeconomico nella regione di Oued Eddahab-Lagouira.
I diplomatici hanno tenuto, in questa occasione, una riunione con il direttore del centro regionale d'investimento, il sig. Abdellah Bouhjar, che ha presentato loro una relazione esauriente sulle potenzialità che cela la regione e le realizzazioni che vi sono state compiute.
In occasione di questa riunione, il sig. Bouhjar ha messo in rilievo le opportunità d'investimento nella regione in diversi settori, fra cui la pesca marittima, il turismo, l'allevamento e l'acquicoltura.
Arrivati, venerdì, nella sera a Dakhla nel quadro di una visita di tre giorni nella regione all'invito della rivista marocchina " " Diplomatica" " , i membri della delegazione si sono resi al porto di Dakhla dove hanno preso conoscenza del funzionamento di un'unità di congelamento di polipo e pelagico e della stazione thermoélectrique.
Hanno anche visitato l'impianto di trattamento dell'acqua potabile, il cantiere di costruzione della nuova Aérogare di Dakhla, aziende agricole agricole e dell'allevamento di struzzo ed altri stabilimenti pubblici.
I diplomatici, hanno allo stesso modo, visitato dei progetti e località turistiche a Dakhla, di cui " " i campi degli sport nautici" " , il centro dell'artigianato ed il nuovo hotel " " Riad Calipau Sahara" ".
In dichiarazioni alla stampa, membri della delegazione hanno espresso la loro soddisfazione di questa visita che ha permesso loro di informarsi degli sforzi di sviluppo fatti nella regione e delle potenzialità che abbonda.
Per il sig. Jean Christophe Bertrand, redattore principale di " " Diplomatica" " , questa visita è organizzata all'occasione della celebrazione dell'anniversario del Marche Verte " " per fare scoprire ai diplomatici accreditati a Rabat le realizzazioni compiute nel settore sociale ed economico nella regione" ".
Il Sig. Bertrand, in una dichiarazione alla MAP, ha messo in rilievo gli sforzi fatti per consolidare il processo di sviluppo nella regione e migliorare le condizioni di vita delle popolazioni.
Egli si è inoltre, rallegrato " " del clima di stabilità e di fiducia che regna nella regione, cosa che incoraggia l'instaurazione di molte imprese di vari paesi e favorisce l'aumento socioeconomico al livello locale" ".
Rallegrandosi anche per i vantaggi che cela la regione e delle facilità e vantaggi realizzati a profitto degli investitori, ha segnalato che " " l'investimento in questa regione è duraturo, proficuo e promettente"
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martedì 2 settembre 2008
Il presidente del CORCAS ha avuto un colloquio con il presidente del Parlamento centro-america
16/07/2008
Il presidente del Consiglio reale consultivo per gli affari sahariani (CORCAS), il sig. Khallihenna Ould Errachid, ha avuto un colloquio, martedì a Rabat, con il presidente del Parlamento centre-america (Parlacen), il sig. Julio Gonzalez Gamarra.
Quest'intervista si è svolto in presenza in particolare del sig. Maouelainin Ben Khalihenna Maouelainin, segretario generale del CORCAS, e Fernando Luna (Guatemala), membro del Parlacen.
Il Sig. Gamarra, che effettua da lunedì una visita ufficiale al Marocco alla testa di una delegazione parlamentare dei paesi dell'America centrale, ha avuto prima un colloquio con il primo vicepresidente della camera dei rappresentanti, il sig.Noureddine Mediane, e con il primo vicepresidente della camera dei consulenti, il sig. Mohamed Fadili.
Con sede a Guatemala Città, Parlacen comprende i Parlamenti del Salvador, della Guatemala, del Honduras,della Nicaragua,di Panama e della Repubblica dominicana, oltre al Messico in qualità di membro osservatore
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mercoledì 20 febbraio 2008
Le voci elevate al congresso di Gjijimat, tenuto in parallelo con il congresso del "Polisario" per i Chioukh e capi di tribù sahariani, sono quelle di quelli che "soffrono più nei campi di Tindouf", scritte il giornale "Al Hayat".
Nella sua edizione di venerdì, il giornale ritiene che "Polisario abbia bisogno non di brandire la minaccia di guerra che non ha mai guadagnato ma di fare piuttosto un autocritique dopo tre decenni di ostacoli che hanno ostacolato la realizzazione delle aspirazioni maghrebine alla pace, alla stabilità ed all'integrazione".
"Non è necessario per (Polisario) di rifugiarsi in ciò che considera la difesa del principio d'autodeterminazione o di altri impegni ma il più importante per gli è di adottare il migliore approccio che permetterà alla regione di realizzare i suoi obiettivi di rilassamento, di ravvicinamento e di comprensione tale dissipare alle vertenze superficiali", aggiunge "Al Hayat".
"Polisario" non è più oggi come era in occasione dell'emissione del conflitto in un contesto di guerra fredda caratterizzato "dalla sovranità ideologica e l'occupazione delle contraddizioni dei regimi della regione", ha ricordato il giornale, indicando che la responsabilità della prosecuzione del conflitto non spetta al "Polisario" molto solo, perché ne fa "fa parte di un sistema che include le relazioni regionali, le influenze storiche ed ideologiche ed i settori di concorrenze e di conflitti".
Presentando un'iniziativa che mira ad assegnare un'autonomia allargata alle province del sud, il Marocco ha adottato "una formula di compromesso più comprensibile per la Comunità internazionale" che garantisce alle popolazioni interessate una gestione democratica dei loro affari locali, sulla base della sua convinzione che il ristabilimento della sicurezza e della stabilità non ha prezzi, ha affermato "Al Hayat".
Per il giornale, il congresso di Gjijimat è stato obbligato dai chioukhs e capi delle tribù sahraouies, che hanno chiamato la direzione del "Polisario" ad accettare la proposta di assegnare un'autonomia allargata all'Sahara, ad adottare una soluzione politica e dedicare la democrazia internazionale.
Fonti:
IL portale politico del Sahara occidentale:
www.corcas.com
IL portale del Sahara occidentale:
www.sahara-online.net
IL portale della cultura hassani:
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IL portale delle città del Sahara occidentale:
www.sahara-villes.com
IL portale dello sviluppo economico del Sahara occidentale:
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Il portale dello sviluppo sociale:
www.sahara-social.com
Nella sua edizione di venerdì, il giornale ritiene che "Polisario abbia bisogno non di brandire la minaccia di guerra che non ha mai guadagnato ma di fare piuttosto un autocritique dopo tre decenni di ostacoli che hanno ostacolato la realizzazione delle aspirazioni maghrebine alla pace, alla stabilità ed all'integrazione".
"Non è necessario per (Polisario) di rifugiarsi in ciò che considera la difesa del principio d'autodeterminazione o di altri impegni ma il più importante per gli è di adottare il migliore approccio che permetterà alla regione di realizzare i suoi obiettivi di rilassamento, di ravvicinamento e di comprensione tale dissipare alle vertenze superficiali", aggiunge "Al Hayat".
"Polisario" non è più oggi come era in occasione dell'emissione del conflitto in un contesto di guerra fredda caratterizzato "dalla sovranità ideologica e l'occupazione delle contraddizioni dei regimi della regione", ha ricordato il giornale, indicando che la responsabilità della prosecuzione del conflitto non spetta al "Polisario" molto solo, perché ne fa "fa parte di un sistema che include le relazioni regionali, le influenze storiche ed ideologiche ed i settori di concorrenze e di conflitti".
Presentando un'iniziativa che mira ad assegnare un'autonomia allargata alle province del sud, il Marocco ha adottato "una formula di compromesso più comprensibile per la Comunità internazionale" che garantisce alle popolazioni interessate una gestione democratica dei loro affari locali, sulla base della sua convinzione che il ristabilimento della sicurezza e della stabilità non ha prezzi, ha affermato "Al Hayat".
Per il giornale, il congresso di Gjijimat è stato obbligato dai chioukhs e capi delle tribù sahraouies, che hanno chiamato la direzione del "Polisario" ad accettare la proposta di assegnare un'autonomia allargata all'Sahara, ad adottare una soluzione politica e dedicare la democrazia internazionale.
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